The Migrant Highway

The Migrant Highway è un reportage composto da dieci foto, che racconta le fasi di soccorso e sbarco nei porti italiani, dei migranti provenienti dalle coste libiche. Il reportage inizia con l’individuazione di un gommone in evidente difficoltà, la chiglia è spezzata e il natante sta imbarcando acqua. I gommoni che vengono utilizzati sono estremamente fragili e vengono riempiti oltremodo. Il danneggiamento della chiglia potrebbe significare l’affondamento del gommone e con esse la morte quasi certa dei suoi occupanti. Proprio per questo le operazioni devono svolgersi nel più breve tempo possibile. I militari italiani, dopo aver vestito i kit di sicurezza, avvicinano il gommone, accostandolo sui fianchi per proteggerlo, e iniziano la distribuzione dei giubbotti di salvataggio. Questa è sicuramente la fase più delicata di tutto il soccorso. La maggior parte delle persone non sa nuotare, molti di loro non lo ha neanche mai visto il mare. Afferrare per primi il giubbotti di salvataggio significa avere salva la vita, e per questo si lotta. Distribuiti tutti i life jacket, le donne e i bambini, e successivamente gli uomini, vengono trasbordati sulla nave e sottoposti a perquisizione. Successivamente vengono identificati e sottoposti a controllo medico. Verificato che non ci siano rischi medici, i militari distribuiscono un pasto caldo ai migranti appena tratti in salvo. Concluse le operazioni di soccorso, qualora non ci fossero altre chiamate di soccorso a cui rispondere, la nave fa rotta verso il porto indicato, dove inizieranno le fasi di sbarco, prima che i migranti vengano trasportati nei centri di prima accoglienza.