Project Detail: Cronaca montanara

Contest:

LuganoPhotoDays 2017



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Arianna Pagani

 

Project Info

Cronaca montanara

UN ANNO DOPO IL TERREMOTO DI AMATRICE: MACERIE, SPOPOLAMENTO E DEPRESSIONE

"E' come se fosse ancora il 24 agosto. La storia si è fermata quel giorno", racconta Francesco Amici, abitante di Acquasanta Terme, piccolo comune del piceno. "Nessuno ci ha chiesto cosa vogliamo. Questo terremoto doveva essere l'occasione per sperimentare una nuova economia e nuovi stili di vita basati sulla sostenibilità e la tutela del territorio". A quasi un anno dal terremoto quasi nulla è cambiato. Le macerie e i detriti ancora non sono state rimosse. La maggior parte degli abitanti dei comuni tra l'Amatriciano e il Piceno, vive ancora negli alberghi lungo la costa. L'assegnazione dei SAE, i moduli abitativi d'emergenza, è appena iniziata. Nella zona di Amatrice e delle sue sessantanove frazioni ne sono stati consegnati solo ottanta su quattrocento richieste. "A me hanno portato il MAPRE [modulo abitativo provvisorio rurale d'emergenza] solo una settimana fa e ancora non è stato montato", dice Costantino Poggi, allevatore di Saletta, frazione di Amatrice. Lui ha perso tutti i suoi animali, la casa e suo padre, morto d'Infarto. Secondo una ricerca collettiva sul post-sisma del Centro Italia, realizzata da un gruppo di scienziati sociali, antropologi, architetti, psicologi e urbanisti, più di centoquaranta persone sono morte dopo il terremoto a causa di infarti e di suicidi e anche il numero di persone che prendono psicofarmaci è aumentato notevolmente per il trauma e lo sradicamento dai territori. "Hanno deciso che vogliono spopolare le nostre terre e dobbiamo opporci perché non è una cosa giusta", dice Alessandro P. dell'associazione Emergenza Terremoto di Roccafluvione. Anche Francesco Pastorella, coordinatore dei comitati cittadini dell'area del cratere, è della stessa opinione. "C'è un disegno politico di desertificazione perché conviene di più fare quattro palazzi che ricostruire i paesi sperduti che però costituiscono la nostra storia". Per un vigile del fuoco del comando di Rieti, che preferisce rimanere anonimo, "La ricostruzione di Amatrice la stanno facendo già fuori dal centro. Queste case le fanno passare come provvisorie ma resteranno a vita lì", dice riferendosi alle casette gialle, tutte uguali, montate all'esterno del borgo. Oltre al problema dello spopolamento, poco si parla dell'impatto della ricostruzione sul paesaggio. Basti pensare al progetto del nuovo centro commerciale a Castelluccio di Norcia che sorgerà lungo la strada che, dalla piana conduce al paesino, in una posizione panoramica e visibile dai prati e dal Monte Vettore, nel cuore del Parco dei Monti Sibillini.

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