50 anni di libreta

La “libreta de abastecimiento” è la tessera annonaria dei cubani con la quale si ha diritto a comprare la propria quota mensile di alimenti stanziata dallo stato. Fu istituita 50 anni fa da Fidel Castro dopo che gli Stati Uniti avevano imposto l’embargo all’isola. Grazie al sostegno economico dell’Unione Sovietica, la tessera garantiva, in cambio di poco denaro, il fabbisogno alimentare delle persone per quattro settimane. Ogni cubano poteva contare sulla propria quota mensile che gli avrebbe permesso di comprare, a prezzo politico i prodotti essenziali di prima necessità: alimentari (riso, fagioli, latte, zucchero, uova, patate) ma anche sigarette, sigari, fiammiferi, saponette.

Nel 1991 iniziò una fase durissima per i cubani a seguito del crollo del muro di Berlino e della disgregazione dell’ex Urss, che non fu più in grado di sostenere economicamente e commercialmente Cuba.

Oggi la situazione è migliorata, soprattutto grazie alle aperture, lente ma costanti, che ha imposto all’economia il presidente Raul Castro. La libreta ha ormai solo più un valore simbolico, perché la quantità di alimenti a cui dà diritto è scesa a valori irrisori e assolutamente insufficienti. Due anni fa lo stesso Raul disse che l’avrebbe presto tolta, aprendo alla coltivazione agricola privata e provvedendo a distribuire le terre alla popolazione. I recenti incontri con il presidente americano Obama e le conseguenti aperture commerciali daranno una spinta definitiva alla scomparsa della libreta e la trasformeranno in un documento del passato.