Attesa e speranza

Questo progetto nasce durante un recente viaggio in India, dove ho cercato di indagare, in una civiltà molto lontana dalla nostra, i valori, i pensieri e la vita comune delle persone.

Ho trascorso molto tempo semplicemente osservando; seduta in mezzo alle persone, con la macchina fotografica in mano.

In quel mondo dove tutto si muove lentamente ma inesorabilmente, ne è emerso un concetto del tempo e del suo fluire diverso dalla nostra società, ansiosa e al limite della velocità.

In India le persone si fermano e vivono il presente con molta più attenzione di quanto noi siamo capaci di fare. Per loro il tempo è un valore prezioso che forse noi occidentali stiamo perdendo.Ho scelto di rappresentare l’antica e nobile arte del lavoro, denominatore comune per ogni civiltà, per dimostrare il concetto di attesa, quasi un abbandonarsi al volere del fato.

Trovo molto curioso che nella lingua spagnola, a differenza della mia, il verbo “esperar” significhi sia “espera” sia “esperanza”: gli occhi delle persone immortalate in questo progetto mi hanno comunicato esattamente questi due concetti, l’attesa del prossimo cliente, la speranza di riuscire a vendere la propria merce per tornare a casa sereni, la sera.

This project comes from my recent travel to India, where I tried to find, in a far away society, their values and thoughts.

I spent a lot of time just observing: sitting near people, the camera in my hands.

In that world where everything moves slowly, but inexorably, the idea of “time” appears far away from our way of living, so fast and stressful.

Indian people just stop and live the present paying much more attention than us. For them, time represents the priceless value that, sometimes, we are going to loose.

I chose to represent, in my photographic project, the ancient art of work, common denominator of every society, to demonstrate the concept of “wait”, nearly like a fate decision.

I think it’s interesting that in Spanish language, contrary to English or Italian, the verb “esperar” means both “wait” and “hope”: the people’s eyes I photographed told me exactly these two concepts, the wait of next costumer and the hope their working day goes in the best way.