Project Detail: Pacu jawi. Antiche abilità in un mondo d’acqua

Contest:

LuganoPhotoDays 2016



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Junita Arneld Maiullari

 

Project Info

Pacu jawi. Antiche abilità in un mondo d’acqua

Ogni anno, quattro villaggi di risicoltori dell’isola indonesiana di Sumatra festeggiano il raccolto e la chiusura del ciclo agrario perpetuando una tradizione ancestrale, il cui apice è contrassegnato da gare di buoi guidati da fantini che corrono nelle risaie sommerse dall’acqua. L’obiettivo della gara è quello di attraversare un campo, da argine a argine, compiendo il percorso più lineare possibile. I partecipanti sono molti, di diversa età, ma solo pochi riescono a completare l’attraversamento.

È questa anche un’occasione per festeggiare in modo gioioso sia le abilità del risicoltore, sia l’unione tra l’uomo e la natura, ricordando la principale attività che lo sostiene nel corso di tutta la vita. Si tratta di un evento pubblico di carattere ludico, tenuto in presenza di centinaia di persone, che conferisce anche prestigio sociale agli uomini in gara, protagonisti di quella che può essere definita una vera e propria impresa eroica. La vittoria ha anche il significato di auspicio propiziatorio per il raccolto della stagione a venire.

I fantini, trainati da due buoi, stanno in piedi appoggiati a un’estremità del corredo da gara che sotto il loro peso affonda nel fango della risaia, mentre con le mani afferrano le code degli animali per controllarli e tenersi in equilibrio. Le capacità fisiche e tecniche dei risicoltori sono testate all’estremo. Lo sforzo compiuto per gestire la potenza dei buoi in corsa irrigidisce i muscoli di quei corpi magri, che scompaiono e riappaiono tra gli spruzzi di acqua e fango sollevati dalla pariglia al galoppo, mentre con lo sguardo concentrato cercano di indirizzarla lungo il percorso giusto senza cadere.

Le gare si concludono a fine giornata quando, prima del calare del sole, è festeggiato il vincitore. Il pubblico torna poi a casa e le risaie ritrovano la calma. I fantini, prima di abbandonarle definitivamente, si rilassano ai margini del terreno ancora per qualche momento. Raccontano delle esperienze vissute sullo specchio d’acqua che ora, nuovamente immobile, riflette in silenzio le immagini del mondo circostante, in attesa del nuovo ciclo agrario.

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