LuganoPhotoDays 2016
LuganoPhotoDays
Mariangela Forcina
Esistenze
M’interessa raccontare quello che le persone non vedono o che semplicemente non
vogliono vedere, mi interessa raccontare che la diversità, intese a 360 gradi, può
essere un vantaggio e non un ostacolo alla comprensione tra popoli e culture diverse
M’ interessa dialogare con i bambini, gli adulti di domani perché credo che sia su di
loro che bisogna riporre le nostre speranze per un futuro migliore. E’ nostro dovere fare
in modo che riescano a sviluppare una coscienza critica, al di la di ogni pregiudizio.
M’interessa utilizzare la fotografia come forma di comunicazione, per poter dire, a più
persone possibili, che diverso racchiude alla base una uguaglianza nell’essere tutti
delle persone.
Ho imparato che ognuno ha la capacità di insegnare qualcosa, che il battito del
cuore di un bimbo, di qualunque parte del mondo sia, qualunque aspetto abbia, sia
la più grande prova dell’esistenza di quella vita e questo dovrebbe sempre bastare,
affinché venga rispettata la sua natura.
Ho imparato che bisogna conoscere tutto e che ogni individuo può contribuire a
migliorare le cose.
Comunico, ma questo non mi assicura di essere ascoltata, non mi assicura di essere
capita, però sicuramente mi permette di esser-ci e di non ignorare.
Ci troviamo a Gornja bistra in un'ospedale a 20 Km da Zagabria; qui vivono un centinaio di bambini dai 2 anni ai
25 anni, molti di loro sono orfani e sono colpiti da gravi malattie e malformazioni dovute all'Uranio impoverito
utilizzato durante la guerra dei Balcani.