LuganoPhotoDays 2016
LuganoPhotoDays
Michele Spagnolo
Last stop the Jungle.
Da Calais nelle giornate limpide si vedono all'orizzonte scintillare le bianche scogliere di Dover oltre le acque grigie della Manica, oltre l'ultimo confine. Ogni giorno quelle acque sono solcate da decine di traghetti che fanno la spola tra l'Europa e l'Inghilterra e sotto le acque sfrecciano i treni che percorrono l'EuroTunnel. Ci sono solo 32 chilometri tra Calais e Dover, sembrano pochi ma sono in realtà un ostacolo insuperabile per molti.
A Calais c'è un luogo chiamato la Giungla. Un'immensa baraccopoli in cui vivono circa 5000 persone (ma la cifra è incerta e variabile) soprattutto provenienti da Afghanistan, Siria, Eritrea, Sudan. Persone che hanno superato difficoltà enormi per arrivare fino qui con in testa un solo obbiettivo, un solo sogno: arrivare in Gran Bretagna. Ogni notte sono in molti a provarci, spesso rischiando la vita, ma i controlli sono divenuti sempre più efficaci. Ogni notte il sogno si infrange, quasi nessuno riesce a compiere l'ultimo balzo oltre le acque. L'ultima frontiera che gli resta da superare diventa quasi insormontabile.
Per quasi tutti la strada, la lunga difficile strada che hanno percorso termina qui, tra il fango e le baracche della Giungla.
La Giungla è l'ultimo capolinea.