MUNGU ....[DIO]

Cos’è ordinario nella realtà africana, le cui caratteristiche genetiche sono la provvisorietà, la temporaneità e la mancanza di continuità materiale? Cosa definisce e scandisce la vita tanzaniana? La preghiera e la malattia.

Ogni gesto diventa rito, ma è la preghiera con l’invocazione al Roho ( lo spirito), l’unica cosa quotidiana di questa realtà.
Vivendo in Africa da oltre dieci anni, ho capito che era arrivato il momento di confrontarsi con la base fondante di questa società, che è la fede.
L’africano è intrinsecamente una persona di fede e non si può parlare di questo continente se non si studia il loro rapporto con la fede.
Non ho voluto affrontare esplicitamente il tema della fede fotografando i riti animisti di sangue e feticci o di stregoneria, sarebbe stato certamente più semplice da decisamente superficiale Ho scelto di approfondire la fede nella vita quotidiana, nella normalità, poiché non c’è sole che sorga e tramonti senza la preghiera di benedizione e ringraziamento.
L’africa è la terra della preghiera e della malattia ma è allo stesso tempo la terra del possibile e dell’umanità.

Per gli africani DIO è MUNGU. DIO è uno, poi ognuno seguendo la religione di famiglia o della tribù lo chiamerà MUNGU ALLAH, MUNGU YESU O MUNGU MOJA, ma la base è la stessa. E questa straordinarietà ha creato la perfetta integrazione religiosa da sempre, il terrorismo religioso non è figlio della cultura africana ma araba mediorientale.