LuganoPhotoDays 2015 Pro
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Natalia Mansano
Dona Zefa e il dono divino
“ Dona Zefa e il dono divino “
Photoreportage e documentario di Natalia Mansano
Ho passato un mese in un isolato villaggio chiamato Serra da Guia, (ex * “quilombo”), nello stato di Sergipe, Brasile. Sono stata ospite di Dona Zefa una levatrice rurale o in brasiliano “parteira tradicional”. Ha sangue indios e africano, non sa né leggere né scrivere, e nella sua attività adotta un mix di pratiche sia della tradizione afro-indigena sia preghiere cristiane, insieme a molta esperienza e conoscenze terapeutiche. Dona Zefa aiuta centinaia di donne a partorire, in un Brasile ancora molto legato al passato. Per lei, aiutare le donne a partorire è una vocazione ed un dono divino. Lei spesso percorre anche una lunga strada a piedi tra ruscelli, colline e sentieri nascosti per andare a trovare delle donne incinte oppure dei malati per dargli un po’ di sollievo.
Tutto questo sembra funzionare, dato che non le è mai morto un neonato né una madre, in più di 50 anni di lavoro. Dona Zefa non è solo una levatrice rurale, ma è anche un punto di riferimento per tutta la comunità e una consigliera spirituale. Afferma di lavorare sotto l'influenza di tre guide spirituali: il primo è “O Boiadero”(il cowboy) che le dà la calma ed il sangue freddo per agire; il secondo è “O enfermeiro” (l'infermiere) che le dà le capacità mediche; ed il terzo è “A Rainha das Aguas” (la regina delle acque) che le dà la gentilezza.
Nel mio fotoreportage vediamo Dona Zefa lavorare come levatrice nella piccola “stanza maternità” che ha costruito con l’aiuto del comune, fondi propri e donazioni, vicino alla sua casa. Questa casa della nascita è anche usata come deposito per conservare gli alimenti che saranno distribuiti dal governo ai membri del programma d’assistenza governamentale contro la fame. Almeno ora ha un tetto, e un posto letto per far riposare la parturiente e il neonato dopo il parto.
Molte volte, in queste zone remote del Brasile la levatrice rurale è l’unica scelta. I servizi medici si trovano a chilometri di distanza e molte di queste donne non si sentono a loro agio con il trattamento che viene applicato nelle istituzioni pubbliche. Il Ministero della Salute comincia ora ad accettarle, invece di fare una guerra contro queste donne meravigliose. Queste guerriere stanno lottando per un possibile salario minimo e dei “kit” parto (guanti, disinfettante, forbici, etc). Existe un progetto che vorrebbe versarle un contributo di U$ 4,50 per parto. Alcune statistiche dimostrano che 400.000 parti all’anno sono stati fatti da levatrici rurali a domicilio.
- Furono delle comunità autonome, fondate da africani fuggiti alla schiavitù nelle piantagioni brasiliane. Occupava una vasta area nella zona nordorientale del Brasile, tra gli odierni stati dell'Alagoas e Pernambuco, e arrivò a contare 30.000 abitanti. Sono considerati il simbolo maggiore della resistenza degli africani alla schiavitù in Brasile.
Didascalia
1. Dona Zefa è una levatrice tradizionale. Afferma di lavorare sotto l'influenza di tre guide spirituali: il primo è “O Boiadero”(il cowboy) che le dà la calma ed il sangue freddo per agire; il secondo è “O enfermeiro” (l'infermiere) che le dà le capacità mediche; ed il terzo è “A Rainha das Aguas”(la regina delle acque) che le dà la gentilezza.
2. Partoriente aspetta l’arrivo di Dona Zefa nella piccola maternità costruita con i risparmi della levatrice, delle donazioni e del aiuto del governo.
3. La giovane madre comincia a spingere con l’incoraggiamento di Dona Zefa e della sua assistente.
4. Dopo poche spinte é nata una bellissima bimba.
5. Alcune statistiche dimostrano che 400.000 parti all’anno sono stati fatti da levatrici rurali
6. La partoriente è esaurita e molto emozionata. Dona Zefa recita un bellissimo poema e una preghiera l’immagine di “Padinho Cicero” in fondo ne è testimone di questo momento meraviglioso.
7. Momento importantissimo : il taglio dell’ombelico. Dopo molti sforzi richieste Donna Zefa è riuscita ad avere dei guanti monouso e un paio di forbici. Ha un sistema tutto suo per il taglio dell’ombelico e consiglia la madre a curarlo di maniera corretta.
8. Dona Zefa sotterra la placenta.
9. Dona Zefa se ne occupa del primo bagnetto mentre canta una dolce canzone. La giovane mamma sembra ipnotizzata.
10. La giovane mamma esce con la sua bimba dalla piccola maternità accompagnata dalla sua levatrice. I suoi genitori e quattro sorelle le aspettano.
11. L’arrivo a casa.
12. La levatrice spesso percorre anche una lunga strada a piedi tra ruscelli, colline e sentieri nascosti per andare a trovare delle donne incinte oppure dei malati per dargli un po’ di sollievo.