The Masterplan

THE MASTERPLAN

Lo sguardo si sofferma riflessivo su queste coordinate:

45°37′48″N 8°43′23″E

(Aeroporto internazionale di Milano-Malpensa)

alla ricerca dell’effimera empatia tra una delle grandi opere del nostro Paese e l’area circostante il sedime aeroportuale. L’analisi fotografica verte sulla metafora ed il simbolismo per descrivere luoghi in cui l’esistenza umana risulta costretta in un pluriennale stato di decadente stasi, dovuto alla delocalizzazione della popolazione dalle abitazioni. Lo scorrere del tempo è scandito solo da un assordante ed imperterrito canto supersonico, mentre una lenta e silenziosa presenza affligge i cicli vitali dell’ecosistema del Parco del Ticino, corridoio verde nel quale, forse, non erano destinati a nidificare i giganti dell’aria.

THE MASTERPLAN

A thoughtful sight at these coordinates:

45°37′48″N 8°43′23″E

(Milano-Malpensa International Airport)

The work looks at an ephemeral empathy between one, of many, big Italian construction projects and the airport surrounding that area.

The photographic analysis is focused on metaphors and symbolism that describes places where human existence is forced into a multi-year state of decadent stagnation, due to relocation of the population from homes.

The passage of time is marked only by a deafening and undaunted supersonic chant, while a slow and silent presence affects the life cycles of Ticino Park ecosystem, a green corridor in which, perhaps, the air giants weren’t intended to nest.