Project Detail: da qui all'Eternit(à)

Contest:

LuganoPhotoDays 2015 Open



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Alberto Sipione

Status:
Selected

 

Project Info

da qui all'Eternit(à)

La storia dell‘Eternit Siciliana (1953-1993), situata in contrada Targia a pochi passi dall‘uscita nord della citta‘ di Siracusa, segue i passi disastrosi per l‘ambiente registratesi in tutti i paesi dove veniva prodotto l‘amianto.

Cio’ che doveva essere fabbricato per L’Eternità, si scopre invece essere foriera di morte. Fabbrica di lutti , desolata ed abbandonta al proprio destino, piramide e monumento alla memoria di cio’ che abbiamo fatto , di cio’ che abbiamo lasciato fare.

Propietari dell‘ETERNIT dal 1920 sono la famiglia Schmidheiny di Niederurnen in Svizzera, che costruiscono un imperio mondiale sulla produzione di prodotti di amianto.

In particolare vengono sfruttati i momenti storici mondiali per poter massimizzare i profitti.

Cosi‘ la famiglia Schmidheiny approfitta della seconda guerra mondiale per poter fare grandi affari con il regime nazista, vista anche la vicinanza geografica con la Svizzera.

Viene prodotto amianto nel Sudafrica dell‘Apartheid, in Brasile , e sotto la dittatura di Somoza in Nicaragua, solo per fare alcuni esempi.

Dappertutto lasciano vittime e danni mai risarciti. La lobby dell‘amianto si oppone in tutti i paesi agli studi che vorrebbero attestare un nesso tra i diversi tumori ai polmomi e la produzione di amianto, esercitando grandi pressioni politico economiche sui governi.

La dannosita‘ dell‘amianto è nota gia‘ dal 1900 con i primi studi effettuati a Londra.

Il processo d'appello di Torino , del 2013, che ha sentenziato la condanna di Stephan Schmidheiny ha accertato la responsabilità dell'industriale a partire dal '76 fino al giugno dell'86, cioe‘ solo per dieci anni !

Nel 2014 il magnate svizzero è stato assolto perché il reato di disastro ambientale è caduto in prescrizione.

La bonifica dell’Eternit Siciliana del 2006 è costata 19 Milioni di euro. L‘area della ex fabbrica è posta sotto sequestro .C‘è purtroppo da stare sicuri che continuerà a star ancora li’ per un bel po‘ di tempo .

Foto e Testo

Alberto Sipione

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