LuganoPhotoDays 2015 Open
LuganoPhotoDays
Marta Grimoldi
La Notte
Come consuetudine, la boxe viene visto come uno sport violento e viene spesso giudicato attraverso pregiudizi. Ancor più di frequente la boxe femminile deve fare i conti con alcuni luoghi comuni del maschilismo, come ad esempio la perdita di femminilità o l’inferiorità fisica.
Silvia La Notte mantiene la sua femminilità e ci tiene molto.
In palestra logicamente deve essere comoda, dunque indossa abbigliamento tecnico, sportivo. Fuori, invece si trasforma. Dallo spogliatoio esce con tacchi alti, jeans stretti o vestitini; sempre qualcosa di sexy, insomma.
La passione si legge nei suoi occhi. La disciplina di questo sport e il lavoro mentale svolto su se stessa l’hanno portata a diventare campionessa mondiale di K-1 style.
Essere donna, in un mondo che è sempre stato solo maschile, non è sicuramente facile. Infatti Silvia solo oggi dopo quattordici anni di tornei “ha un nome” nel settore.
“Ora mi conoscono veramente tutti”, sottolinea orgogliosa, “ma per affermarmi a questi livello sono dovuta salire sul ring quasi quaranta volte negli ultimi quattro anni; ho combattuto in Italia, Francia, Austria, Spagna, Serbia, Turchia, Giappone, Thailandia e in un’infinità di altri posti di cui non ricordo nemmeno il nome”.