Project Detail: Il mistero dei “Babbaluti”

Contest:

LuganoPhotoDays 2015 Open



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Lello Fargione

Status:
Finalist

 

Project Info

Il mistero dei “Babbaluti”

Il mistero dei “Babbaluti”
devozione e penitenza per il Santissimo Crocifisso di Aracoeli.

A San Marco d'Alunzio (Messina – Sicilia - Italia ).

La festa istituita nel 1612 e da allora il rito si ripete sempre uguale: sembra quindi che per un giorno il tempo abbia fermato il suo rapido fluire, una solenne celebrazione tra paganesimo e religiosità, caratterizzata da 33 personaggi (il numero 33 rievoca gli anni del Cristo), incappucciati con dei sai blu (una volta erano di color grigio, il colore della cenere...), detti "Babbaluti" cioè "Penitenti", scalzi ma aventi i "Piruna", pesanti calze di lana di pecora lavorati a mano. I Babbaluti hanno la funzione di scortare la vara col Cristo in Croce (scolpito nel 1652, e recentemente restaurato) ed un quadro raffigurante l'Addolorata trafitta da sette spade, appartenente al XVIII secolo. I Babbaluti sono dislocati alle quattro stanghe del pesante fercolo, mentre uno di loro procede all'indietro, rivolgendo sempre lo sguardo verso la Madre ed il Figlio in croce: tutti insieme con passo cadenzato, ripetono incessantemente la frase "Signuri, misericordia, pietà!"...
I BABBALUTI escono dall'antica "chiesa del Crasile" (nella quale a nessuno è permesso entrare per assistere), dove si sono cambiati d'abito, indossando i sai che vengono restituiti dopo la cerimonia: in tal modo questi sai sono stati indossati più e più volte, per decenni, sempre quelli, forse indossati dai loro stessi padri od addirittura nonni. I "Babbaluti" non sono solo uomini...ma in mezzo a loro ci sono anche delle donne...(per devozione, per chiedere una grazia, o per ringraziare chi la grazia l'ha ricevuta). A volte essi indossano guanti per non farsi riconoscere, perche nessuno deve sapere chi indossa i sai, nessuno deve sapere all’esterno.

Intanto il Crocifisso è stato portato nella piazza antistante la chiesa dell'Ara Coeli......I Babbaluti son giunti alla chiesa, ma prima di recarsi alla vara, a coppie devono prima inginocchiarsi e baciare in terra all'inizio della scala d'accesso di una porta secondaria della chiesa, detta Porta Fausa (Porta Falsa), quindi uscire dalla porta principale della chiesa dopo il necessario rito di "pentimento e rinascita", e così giungere davanti alla vara per poi inginocchiarsi davanti ad essa. ...qui il Sacerdote pronuncia la sua predica...in un profondo religioso silenzio...aiutato da un microfono.
Il parroco, terminata la sua orazione...da il via alla processione, coi Babbaluti che caricano sulle loro spalle il pesante fercolo... si procede per le vie del paese....si rientra in chiesa...la processione così termina, col Crocifisso che viene posto nella navata principale dell'Ara Coeli, ed inseparabile il quadro dell'Addolorata ai suoi piedi...con i fedeli che sopraggiungono in massa per un altro saluto ancora....

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