Atti Quotidiani

Arrivano e vanno via come passeggeri di un treno alla stazione della giornata di sempre.

Messi in fila come i battiti del metronomo che detta il ritmo delle nostre giornate.

Fermarli tra gli scatti è un po’ come celebrarli.

Decifrarli è fare la contabilità dei nostri atti quotidiani.

Sono atti, composti e seri, come quelli di un giudice, ma sono anche quotidiani, scomposti e seriosi, come le vita più interiore.

Sono piccoli amici. Quelli che incontri ogni giorno e con cui condividi la vita.

Sono la prima doccia del giorno, il primo caffè e la prima scelta.

Adesso sono tutti qui, sparsi su un tavolo che mi fissano.

I miei piccoli amici mi guardano, mi fissano e mi chiedono: Adesso che ci hai trovato cosa pensi di noi? Hai dati un volto al tuo tempo e una forma alle tue azioni.

Adesso che finalmente ci hai fotografato finiamo per esistere, veramente.

Tutti lì, tra i momenti e tra le dita delle mani, indecifrabili e innumerevoli come il continuo spazio-tempo che definisce la nostra esistenza.

Una lunga scia di cose succedono, ogni giorno, per noi e contro di noi.

Alla fine tutto sembra vero e impalpabile.

Il tempo ha assunto la dimensione e il margine di uno scatto.

Lungo o corto come l'estasi o l'ansia di alcuni passaggi della giornata

E' passato dai secondi dell'analogico e dei composti chimici alla rapidità del digitale e dei pixel per formare immagini.

Così adesso puoi veramente stringere il tempo tra le mani.

Sentirlo passare come la sabbia tra le strettoie di un clessidra.

Collezionarlo in stampe per una parete a fare da segna tempo.

Immaginare il tuo futuro che atto dopo atto, quotidiano dopo quotidiano si scioglie in gocce di presente.