LuganoPhotoDays 2014
LuganoPhotoDays
Marilisa Cosello
Uroboro
Uno dei miei ricordi più forti è la notte quando mio nonno è morto. Nella sua stanza, si piangeva con lacrime sommesse. Poi, un urlo, fortissimo, ha rotto quel pianto silenzioso.Il figlio di pochi mesi di mia cugina piangeva, urlava, per la vita. In quel momento, vita e morte si sono incontrate in una stanza.
Uroboro rappresenta la natura ciclica delle cose, la teoria dll'eterno ritorno, e tutto cio' che puo' essere rappresentato attraverso un circolo, che comincia dall'inizio dopo aver raggiuto la sua fine.Il progetto prende il nome dall'antico simbolo che rappresenta un serpente che morde la sua coda, ricreandosi continuamente, e formando così un circolo.
Il progetto puo' essere visto dall'inizio alla fine, e viceversa, creando così una struttura narrativa circolare, che racconta di nascita, e di morte, e di vita.