LuganoPhotoDays 2014
LuganoPhotoDays
Franco Semini
Le cattedrali dell'inferno
Le tre fotografie inviate sintetizzano una raccolta d’immagini descritte come “le cattedrali dell’inferno”. Il titolo è stato pensato ritenendo che le chiese fotografate, così lontane dalla loro realtà fisica, assumano un significato simbolistico e narrativo paragonabile a un viaggio dantesco nel disordine infernale.
Attraverso la sovrapposizione di più scatti su un solo fotogramma di una pellicola, spesso occasionalmente si ottengono delle scomposizioni geometriche e cromatiche molto interessanti. Per quanto concerne lo scatto “Cipresso stellare” è risultato sorprendente il colore verde assunto dal Duomo, probabilmente avendolo fotografato giusto un momento prima del calare della notte. È ben visibile un’impurità presente nel bagno di sviluppo, ma rappresenta anch’essa la firma inaspettata dell’intero processo di ripresa e di stampa.
Le fotografie, scattate utilizzando specchi deformati che modificano le figure, sono facilmente controllabili durante la ripresa. Come è il caso della basilica di San Marco, se riguardano le cattedrali questi scatti mostrano il senso di precarietà della loro storicità e della forza d’indicazione religiosa: un racconto fantastico che spezza l’incontro con il senso dell’eterno, sempre presente nel sottofondo della vita.
Qualunque sia la tecnica utilizzata, non è mai fatto uso della postproduzione se non per controllare prima della stampa la luminosità, il contrasto o la saturazione. Questione d’emozioni, poiché ritengo che lo scatto fotografico debba essere vissuto, ma non rivissuto modificando a posteriori l’autenticità delle cose o degli eventi.