Le atmosfere prattiane di Venezia

Definire Hugo Pratt è molto difficile: avventuriero, fumettista, romanziere, saggista, disegnatore, personaggio lui stesso al pari della sua creazione più conosciuta, Corto Maltese.

Una cosa è certa, Venezia è una parte importante della sua vita: l'infanzia passata nel quartiere ebraico lo lega indissolubilmente a questa città unica al mondo.

E' qui che con un gruppo di amici nel '45 fonda L'asso di Picche, rivista a fumetti che sarà l'inizio della sua carriera letteraria ed è sempre qui che tornerà per celebrare il primo dei sui matrimoni ed infine è ancora qui che ambienterà ben due dei suoi fumetti: L'angelo della finestra d'oriente e Favola di Venezia (Sirat Al Bunuqiyyah), rendendola un luogo ancora più magico con l'introduzione di Corte Sconta detta Arcana dove si dice: “Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti . Uno in calle dell'amor degli amici, il secondo vicino al ponte delle Maravagie, il terzo in calle dei Marrani, nei pressi di San Geremia, in Getto Vecchio. Quando i veneziani sono stanchi delle autorità costituite vanno in questi tre luoghi segreti a aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie”.

Nel mio ultimo viaggio a Venezia ho quindi cercato di trovare quelle atmosfere.

La scelta del colore , al posto del più evocativo bianco e nero, è derivata dall'importanza che proprio il colore ha nella produzione di Pratt.