LuganoPhotoDays 2014
LuganoPhotoDays
Milena Petrovic
La vita fra le rovine di una guerra
Nelle guerre al solito si raccontano storie dei paesi grandi e dei personaggi importanti. Invece quelli paesi piccoli rimangono nell’ ombra, quanto stesse persone che lo abitano, con delle loro storie sofferte, calpestati nella loro dignità ed identità. Piccolo luogo Rastosnica disteso sui piedi di montagna Majevica, canton Tuzla BiH, dove prima della guerra viveva circa 2335 serbi. Durante la guerra in Bosnia negli anno 90anta sono stati cacciati via completamente dalle loro case, con delle vittime civili. Negli anni 2000 comincia ritorno di alcune persone. Ora vivono forse 100 persone più tosto anziani, nelle condizioni difficili dove mancano le strutture necessarie per una vita dignitosa.Le guerre non finiscono mai con la sua fine. Alcune sue tracie restano si trascinano nell’ presente di giorno in giorno. Cosi ci sono le ferite visibili e quelle che fratturano l’anima diventando le cicatrici l’invisibili. Le rovine sono presenti e in qualche modo continuano disturbare lo sguardo e far ricordare a chi manca, a chi non è mai più tornato. Qualche segno di vita sorprende ancora quando si nota qualche persona che tenta di aggiustare le sue radici devastate.. Si pongono tante domande guardando le rovine di una guerra? Si cerca di convivere di nuovo di usare linguaggio che non ferisce le persone diverse per il loro credo religioso, ma in fondo “uguale” a se stessi. Il silenzio si spezza con un canto degli uccelli donando i suoni alla vita. Oppure la forza della natura sembra voler dimostrare quanto sia più forte nella sua creazione meravigliosa, dalla distruzione umana. Alberi che spuntano dalle case dove una volta vivano gli esseri umani. Ora chi sa dove ? Ci si chiede che fine hanno fato quelli sguardi vivi che miravano dalle finestre ora le rovine soltanto che parlano con un suo linguaggio che richiama attenzione a chi sappia ascoltarli.
Che non ci siano le guerre da nessuna parte dell’ mondo, separazioni, le lacrime. Che ci sia una evoluzione, dignità, prosperità e rispetto a misura dell’ essere umano.
Petrovic Milena
Nata in Bosnia di origini serbe. A frequentato la scuola d’ l’Arti grafiche a Tuzla. Scopre presto la sua passione per la fotografia, che tra l’altro faceva già parte di stesa scuola. Amore per l’immagini prende tanto spazio nella sua vita reale. In modo amatoriale. Dopo le scuole Inizia lavorare in una tipografia. Contemporaneamente inizia anche a studiare a Sarajevo. Partecipa nella vita politica a livelli cantonali BiH. Alcuni mesi prima che iniziasse la guerra in ex Jugoslavia decide di fare un cambiamento nella sua vita di trasferirsi in Svizzera. Cambiando la strada che aveva intrapreso. Si stabilisce in Ticino dove inizia la sua vita d`integrazione. Lavorando e nello stesso tempo coltivando varie passioni nel mondo d’arte. Facendo vari corsi di perfezionamento, una scuola per Terapista complementare, settore di medicina alternativa. La Bellinzona diventa la sua città di adozione, di lavoro, quanto Belgrado quando torna nei Balcani.