Project Detail: I maestri di Siddhartha

Contest:

LuganoPhotoDays 2014



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Alessandro Bordin

 

Project Info

I maestri di Siddhartha

Siddhartha di Hermann Hesse può essere considerata la storia di ognuno di noi, fotografia di un percorso che passa per convinzioni effimere, sfide di vita e apparenti o reali contraddizioni, per arrivare alla tanto desiderata serenità, a prescindere dal nome che gli si voglia dare. Hesse sceglie uno stile semplice e diretto, senza dare una collocazione temporale precisa degli eventi. Nel mio progetto ho preso la difficile decisione di privare l’India dei colori, scegliendo il bianco e nero sia per enfatizzare i concetti di ricordo e immaginazione, sia per renderne difficile la datazione, in linea con l’opera.

Siddharta come maestro, preso a riferimento dall’amico di sempre Govinda; ma chi ha indicato la via a Siddhartha nel suo percorso? Kamala la cortigiana, che lo ha tolto dalla vita interamente contemplativa e ascetica per portarlo sugli sconosciuti percorsi dell’arte dell’amore. Un forte contrasto di cui non si pentirà ma da cui prenderà le distanze, elaborando la propria “ricetta di felicità” grazie al secondo maestro, Vasudeva il barcaiolo, uomo saggio che trae ogni consiglio e insegnamento dal fiume. Vasudeva riuscirà a trasmettere a Siddhartha quella pace a lungo ricercata, alla fine di una ricerca tutta interiore filtrata fra mille ostacoli.

“Non nella parola, non nel pensiero, vedo la sua grandezza, ma nella vita, nell’azione” dice Siddhartha riferendosi a Gotama, l’illuminato che ha raggiunto lo scopo, citato più volte nell’opera. Chiudendo con un messaggio importante: “Ho appreso, nell’anima e nel corpo, che avevo molto bisogno del peccato, avevo bisogno della voluttà, e avevo bisogno della più ignominiosa disperazione, per imparare la rinuncia a resistere, per imparare ad amare il mondo, per smettere di confrontarlo con un certo mondo immaginato, desiderato da me, con una specie di perfezione da me escogitata, ma per lasciarlo, invece, così com’è, e amarlo e appartenergli con gioia”.

In un giocatore di dadi può nascondersi il saggio e in un brahmino il brigante; un libro apparentemente spirituale nasconde una storia di ottimismo e concretezza: ogni uomo e soprattutto ogni sua azione può rivelarsi una piacevole sorpresa. La terza e ultima foto del progetto inquadra una folla indefinita, maestra nella sua interezza per Siddartha ma anche per tutti noi che, a nostro modo, perseguiamo la serenità per le nostre vie. Ognuno ha qualcosa da insegnarci.

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