LuganoPhotoDays 2014
LuganoPhotoDays
Margherita Demichelis
Los antorchistas
Corrono tutto il giorno, sotto la pioggia, sotto il sole, per giorni o settimane.
Corrono scalzi, con scarpe da ginnastica di tela, con la divisa della chiesa di appartenenza o una maglietta e un pantaloncino.
Corrono, seguiti dai compagni su un camioncino che accoglie più persone di quante possa portarne: stipati e in piedi incoraggiano il corridore ineggiando la Virgen del Guadalupe, mentre l'autista suona il clacson e le trombe, con un sottofondo musicale riprodotto dall'altoparlante sul tettuccio.
Corrono, a turno e con la torcia in mano.
Attraversando stradine di montagna, si fermano nelle cittadine lungo la strada per riposarsi e mangiare tacos che preparano al momento su dei focolari improvvisati nelle piazze principali delle città. La sera è il momento della processione che termina in chiesa con la messa notturna, radunando tutti i gruppi provenienti dai vari paesi.
Dormono per terra, vigilando sul fuoco della torcia, in modo che non si spenga mai e la mattina dopo ripartono.
Los antorchistas sono giovani, anziani, uomini, donne, bambini, pellegrini provenienti da tutto il Messico che si dirigono verso il santuario della Virgen del Guadalupe a Città del Messico, dove si fermeranno il 12 dicembre, giorno in cui viene festeggiata.
Ventimila pellegrini celebrano le apparizioni della "Vergine Scura" avvenute dal 9 al 12 dicembre 1531 all'azteco Juan Diego Cuauhtlatoatzin, convertito in seguito al cristianesimo.
Questa è la loro corsa.