Women photographers exhibition 2016
LuganoPhotoDays
Mariangela Forcina
Bigomel
Siamo a Bigomel in un piccolo villaggio ad un'ora dalla capitale della Bielorussia, Minsk.
A Bigomel esiste un grande ofanotrofio che ospita, da più di quaranta anni, bambini soli, alcuni con danni
cognitivi dovuti al disastro di Cernobil.
Esiste a Roma una piccola, ma grande associazione che si occupa di aiutare un gruppo di 30 ragazzi da oltre
25 anni . Molti di loro vivono ancora in Bielorussia, in piccole case di legno cercando di portare avanti una
vita autonoma e indipendente per quello che si può.
Loro conoscono e riconoscono Gaia e Giovanni, marito e moglie fondatori di questa associazione, come famiglia
grazie a loro e a molti altri hanno delle case, sono aiutano nel cercare un lavoro, nel comprare del
cibo, nel poter avere indumenti che li aiutano durante i rigidi inverni.
Un altro gruppo di loro vive in Italia, lavorano e vivono portando avanti ognuno le proprie vite.
Da un po di tempo cerco di raccontare fotograficamente le loro esistenze ed esperienze, cercando di non
dimenticarli una volta terminato il lavoro
Non abbiamo più tempo di ascoltare, osservare, e pensare.
Non siamo più in grado di connetterci con le vite degli altri non considerando la possibilità che in un istante la
vita
di ognuno, anche la nostra, possa cambiare radicalmente.
Nella società contemporanea l'essere umano è fagocitato dalla frenesia della quotidinità, fatta di bisogni,
aspirazioni, desideri, sogni, e speranze, che scandiscono il ritmo forsennato della vita.
Concentrati solo su noi stessi, capaci di prendere inconsiderazione un solo modo di stare almondo, perdiamo la
nostra umanità.