Women photographers exhibition 2016
LuganoPhotoDays
Annalisa Patuelli
Senza te.
I volti sono sfuggenti, i profili appena accennati, le mani coprono lo sguardo, nessun abito o sovrastruttura, cancellati agli occhi. L'uomo, la donna, immersi nella natura ma in lotta con essa, non hanno identita'. Loro la cercano l'identita', perche' è la fotografa stessa che , raccontando la sua visione del mondo attraverso quei volti senza volto, combatte per trovare la sua. In un abbraccio tenero e devastante con l'universo si susseguono le stagioni della vita. Un ciclo infinito senza tempo, senza orari, non c'è la serenita' di un'alba o il languore di un tramonto a fermare il vortice. Un filo di grano oscilla nel vuoto senza sapere perche'. la nascita, la sofferenza, l'amore e la passione insensata, la donna, disarmata, buttata in quel grano che ti sopraffa' ma ti obbliga a resistere. Senza sapere perche'. Una sorta di omerta' visiva pervade le immagini. L'uomo vede ma non proferisce parola, poi il peso diventa insostenibile, affonda tra le palpebre, allora finge di non vedere affatto. i rami sferzano il viso, i campi divorano i corpi, le pietre scarnificano, il mare inghiotte ogni volutta'.Ma ad ogni schiaffo in fondo, si sente che la vita non smette mai di rialzarsi e ricominciare.