Women photographers exhibition 2016
LuganoPhotoDays
Raffaella Vanosi
Jenny on the road
Jenny on the road
“Non vendo il mio corpo: vendo la mia prestazione.”
Perifieria est di Milano, verso Bergamo.
Ci siamo conosciute in un tardo pomeriggio d'inverno. Faceva freddo e così mi ha subito invitato a salire sul camper per evitarle un raffreddore ( l'abbigliamento succinto ha i suoi rischi ).
"Non sono della polizia " ho esordito io da pivella.
"Perchè? Cos' ha la polizia che non va? Dimmi, cosa vuoi? Sei interessata a lavorare qui ? Qui non c'è posto per nessuno" ha risposto lei.
Quel pomeriggio, forse per mettermi alla prova, voleva subito “farmi vedere" cosa significa "fare la vita":
"Se si fermano più di qualche minuto pagano di più: da venti-trenta si sale a cinquanta-cento, a seconda di quello che chiedono". La “sua prima volta”,a venticinque anni, aveva chiesto tre mila lire: le tariffe erano quelle ma il cliente gliene aveva lasciate dieci.
Quando l'ho conosciuta era molto preoccupata per la legge che voleva vietare la prostituzione sulla strada e le avrebbe impedito di lavorare. "Che fastidio vuoi che dia io alla gente: qui in campagna, quando arriva il cliente andiamo di là, tiro la mia tendina e non vede niente nessuno. Certo in città è diverso, ci sono i bambini. Anche io sono madre e nonna e capisco benissimo la situazione; ma qui in campagna…”
Inizialmente voleva comprare un nuovo camper ma ormai pensa ad una soluzione che la faccia smettere definitivamente di lavorare. La crisi è arrivata in tutti i campi: il numero di clienti si è prima dimezzato, poi è sceso ulteriormente e non ne vale più la pena.
Forse per Jenny questa sarà l’ultima stagione di lavoro.
Raffaella Vanosi
Nikon D80, ottica Sigma 17-35mm , Nikkor 12-24mm