up-rooted

Il reportage ‘up-rooted’ indaga la qualità della relazione materna di una donna che ha vissuto una lunga e difficile storia di adozione e di abbandono sia da parte della famiglia d’origine che di quella adottiva.

Gina, protagonista della storia, è nata a Montegranaro, nelle Marche, nel 1979. Settima di nove fratelli, Arcangela 1968, Michele 1969, Antonio 1971, Damiano 1972–2014, Mariagrazia 1974, Marco 1977, Raffaella 1980, Leonardo 1981, proviene da una famiglia che ha attraversato varie e serie difficoltà.

Nel 1982 viene adottata insieme al fratello Marco da una coppia che vive in un paese limitrofo. Successivamente anche i fratelli minori vengono affidati in adozione nella stessa zona. Nel 1992 perde il padre adottivo e non appena compiuti i 18 anni lascia anche la nuova famiglia, con la quale nel tempo i rapporti si erano via via deteriorati, senza più riuscire a riallacciare con essa relazioni serene.

Dal 1997 si arrende all'idea di vivere senza l'appoggio di una famiglia e conduce per dieci anni una vita da sola, avvertendone spesso il peso e le difficoltà. Nel 2007 incontra Giorgio, suo attuale compagno, con il quale mette al mondo tre bambini, Devid (cinque anni), Giosuè (tre anni), Gioia (un anno), e che sposerà nel giugno del 2016.

Oggi Gina fa la mamma a tempo pieno, totalmente dedicata a crescere i suoi figli, che senza averlo ancora scoperto le hanno, per così dire, “promesso il suo posto nel mondo”. Gina, madre orgogliosa ed affettuosa, appare tanto compresa nel ruolo quanto insicura e provata dal carico di responsabilità che tre maternità così ravvicinate comportano, dall’intensità delle relazioni con i tre figli, anche molto diversi tra loro caratterialmente e ancora molto piccoli, dalla prospettiva e dalla necessità di un attaccamento familiare che forse lei stessa non ha mai sperimentato.

*Gina è la cugina acquisita della fotografa. Alla sua famiglia adottiva, suoi parenti ma che non frequenta più, ha scelto Gina, per la quale prova un tenero e familiare affetto da sempre.