SULLA SOGLIA, nel tempo e nello spazio.

SULLA SOGLIA, testimoni nel tempo e nello spazio.

Questo progetto, sviluppato negli ultimi due anni con parecchie centinaia di scatti, è rivolto alle porte di ingresso trattate come volti per ricavare ritratti, e narra di storie ed emozioni. Come volti che spesso rimangono invisibili anche a chi ci passa davanti tutti i giorni, le porte sono testimoni sempre presenti, ricchissimi di segni e di significati. Si è scelto di ritrarre senza uno schema unico, come si usa fare per la ritrattistica che mette in evidenza, a seconda dei casi e della personalità del soggetto, a volte il profilo, o solo gli occhi, o il mezzo busto ecc. Così a volte solo la serratura e la maniglia o anche il muro con il campanello o la cassetta delle lettere ecc. Lo sguardo rivela come in un volto le rughe, il sorriso sdentato, i segni del tempo, l’abbandono oppure la cura del dettaglio e il decoro dignitoso. L’attenzione amorevole fa sì che questi ingressi parlino della vita quotidiana di generazioni e generazioni di famiglie, dei segni di storia e cultura spesso nascosti ai nostri occhi che vedono, ma non guardano. Qui viene presentata solo una limitata parte del progetto che si snoda in realtà come un lungo viaggio entusiasmante nel tempo e nello spazio, focalizzando l’attenzione sulle testimoni del nostro continuo passaggio fra dentro e fuori, fra pubblico e privato, fra mondo esterno e intimità famigliare, fra chiusura/protezione e apertura/ accoglienza.