Women photographers exhibition 2016
LuganoPhotoDays
Sonia Lamia
Oblio
- Oblio...irrealtà/realtà... Nasce dalla esigenza di capire e affrontare una situazione quotidiana e reale -
- “...Si va tra la perduta gente.” ( Canto III - Inferno - Dante Alighieri )
Il ricordo è fondamentale per noi esseri umani, è un insegnamento di vita, plasma e affina il nostro carattere in base alle esperienze vissute, fin da piccoli immagazziniamo ricordi, felici o tristi ma che fanno parte del nostro essere vivi... ma che accade quando non si ricorda? Quando la mente si rifiuta di cercare nel proprio archivio...quando i pensieri e le parole si confondono come numeri estratti a sorte in una lotteria e perdono il loro reale significato ? In quale mondo ci troviamo?...nel mondo irreale e parallelo di una malattia che purtroppo è molto reale: l’Alzheimer.
Questo progetto fotografico nasce dall’esigenza personale stessa della fotografa per affrontare, capire e doversi confrontare ogni giorno con il familiare costretto dalla malattia a cambiare il suo modo d’essere, a divenire un’altra persona...
Per comprendere una situazione che porta in un mondo parallelo e sconosciuto, la malattia è interpretata come una distinta entità che prende in ostaggio la persona deformandola nei suoi aspetti morali, fisici e negli affetti, è una sorta di ritratto sull’entità stessa dell’Alzheimer.
Nel progetto non vi sono ritratti di volti umani perché questa entità di umano ha molto poco, proprio nel rispetto di ciò che la persona malata ha creato, nel bene e nel male, nella propria vita la malattia non è pensata ne ritratta con un volto … perché la persona è stata rapita nel suo più profondo...la sua anima, il suo pensiero...il suo quotidiano...la sua vita.
Il progetto originale è in continuo crescendo, in evoluzione con la malattia del familiare, è composto da vari Capitoli che cercano di descrivere i singoli aspetti dell’entità/malattia.
In questo specifico caso ( photo contest 2016) sono rappresentati i primi due capitoli, suddivisi in 4 fotografie ciascuno:
1 Capitolo: OBLIO - RICORDI
I ricordi di una vita si sbiadiscono, si confondono, si perdono, si sciolgono, l’esistenza stessa assume un diverso significato in un mondo parallelo, illogico e irreale, il farmaco diviene l’unico punto saldo per poter permettere la continuità della vita stessa, per aggrapparsi all’illusione di non perdere alcun ricordo…Ma si ritorna all’inizio con un peluche come compagno di viaggio…
2 Capitolo: OBLIO - LA PAROLA
L’entità crea dei mantra di parole, apparentemente obbligatorie, che hanno il potere di rendere vivo chi ne soffre ma di dare dolore, in senso di inutilità, in chi le riceve, in chi si sente impotente nel condividere nel quotidiano questa assurda e illogica malattia…
Le vocali e le consonanti non hanno più significato, si sciolgono nei pensieri...fino a che più nessun suono sarà articolato da quella voce…E tutto si perderà nelle acque del fiume Lete, nell’acqua dell’oblio, che farà sue quelle lettere in un profondo vortice di un mondo parallelo.
Tutte le foto originali sono scattate con negativo medio formato analogico e stampate su carta baritata ai sali d’argento.
Sonia Lamia