Project Detail: Le visioni pittorialiste di Yelena Milanesi

Contest:

Women photographers exhibition 2016



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Elena Alessandra Milanesi

Status:
Finalist

 

Project Info

Le visioni pittorialiste di Yelena Milanesi

Milanesi è, infatti, un’artista eclettica, a tutto tondo, che da ormai dieci anni ha scelto d’impegnarsi nel settore della moda, creando stampe d’arte ed elaborate fantasie per tessuti poi commercializzati da varie case di moda, ma che si esprime in maniera particolarmente interessante soprattutto in una raffinatisima staged photography.

Il suo curriculum di studi è costituito da un ragguardevole percorso di approfondimento nel campo delle arti, grazie a un certo numero di corsi di specializzazione, oltre che alla laurea con lode in fashion design conseguita presso la prestigiosa Accademia di Brera a Milano. Di rilievo per la sua attitudine alla precisione dell’osservazione e all’accuratezza dell’allestimento delle sue mise en scène, urbane o teatrali che siano, è probabilmente la sua iniziale formazione da entomologa.

Dal 2007 ad oggi ha al suo attivo un buon numero di collettive e due mostre personali, con Archivio Fotografico Italiano.

La sua fotografia è messa in scena accurata. In essa convergono spunti che provengono da disparati territori culturali: dalla poesia come dalla pittura romantica e preraffaellita, da un certo cinema noir e del mistero alla moda concettuale di Marin Margiela e Alexander McQueen.

Le sue serie d’immagini, dalle composizioni impeccabili, hanno come soggetto soprattutto il corpo femminile nudo, a tratti eroticizzato e bardato d’orpelli vagamente fetish (come nella serie Feminin Noir); più di frequente etereo e impalpabile, trasfigurato verso un’ideale androgino. E’ un corpo che spesso si raddoppia suggerendo una specularità virtuale e stranamente asimmetrica.

Cromatismi, luci, e ambienti appena tratteggiati, rimandano alla fotografia pittorialista – e proprio come quest’ultima – ci riconducono idealmente a certa pittura romantica, popolata di presenze fantastiche e intessuta di sogni gotici. In Babushka World possiamo ritrovare poi un più stretto richiamo all’arte preraffaellita e simbolista.

Tutto, nella sua opera, ci riporta a un clima onirico ed enigmatico: creature luminose, immateriali e trasparenti, spigolose ma sensuali sihlouette neogotiche che emergono da ombre avvolgenti, e propongono un immaginario ambiguo, fondamentalmente aperto ad una lettura polisemica, che può essere indagata a diversi livelli di profondità. Ogni spettatore, una volta superato il potere fascinatorio delle visioni dell’artista, troverà certamente una propria chiave di lettura e una personale risposta al mistero di queste fotografie.

tratto da Lo Specchio Incerto di Rosa Maria Puglisi

https://specchioincerto.wordpress.com/page/2/

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