Women photographers exhibition 2016
LuganoPhotoDays
monica bonacina
ghosTown
ghosTown (italiano)
Vagavo in terra sarda, che amo intensamente e senza retorica. Là dove è stata esplorata nelle sue cieche profondità e sfruttata. Miniere, miniere, miniere.
Menti sensibili e care, sarde, mi fecero omaggio del libro “Donne e bambine nella miniera di Montevecchio”, di Iride Peis Concas.
Entrai proprio lì, dove nel maggio 1871 undici di loro morirono, schiacciate dal crollo di un serbatoio d’acqua.
“Vidi” presenze candide trasformarsi in candide assenze, le une a popolare, le altre a spopolare, quel luogo. In un dialogo, tra vita e morte, di bianco vestito.
Anime, comunque. Fantasmi di femmine, loro, fantasie al femminile, le mie. Appunti di storia, di una storia, memorie del passato, di un passato.
Silenziose, come senza parole vogliono essere, queste mie fotografie.
ghosTown (english)
I wandered in Sardinia: I love it intensely and without rhetoric. Where it was explored in its blind depth and exploited. Mines, mines, mines . Sensitive, dear sardinian minds offered me the book "Women and girls in Montevecchio mine ", written by Iride Peis Concas. I went right there, where in May 1871 eleven of them died, crushed by the collapse of a water tank. "I saw" candid admissions become candid absences, the one to populate, the other to depopulate, that place. In a dialogue, between life and death, dressed in white. Souls, anyway. their ghosts of females and my female fantasies. History notes, about an history, memories of the past, a past. Silent, wordless, as they want to be, these my photographies.