Project Detail: ALONG THE LESS TRAVELED WAY

Contest:

LuganoPhotoDays 2016



Brand:

LuganoPhotoDays



Author:

Mariano Doronzo

 

Project Info

ALONG THE LESS TRAVELED WAY

ALONG THE LESS TRAVELED WAYa Mariano Doronzo’s Reportage

The intent of this proposal is to analyse the true life of Romania. The photos are testimonies of differences between local peoples and ways of living, presenting a country in contrast with itself. The realities of Romania are diametrically opposed to the qualities one assumes of a European country: still developing, rather than a developed nation, it is a land yet to be discovered, even though nearly thirty years have passed since the fall of suffocating Ceausescu dictatorship.

Departing from Bucharest, the economic and political heart of Romania, the project shows the ramifications of a society incapable of managing freedom in the new era of capitalism, following its long period of repression. In the present, Bucharest’s architecture is hereditary of the past; the massive grey building blocks are both claustrophobic and uniformed, reflecting life under the Ceausescu dictatorship. The conformity of today under capitalism, which is both eager and blind, can be seen along main roads where billboards and adverts of multinational corporations depict this “wild” Westernization. A process that has shaped people’s culture in a way more atrocious and monolithic than the past dictatorship ever did. In spite of this, the suburbs are forgotten and abandoned to themselves. There is a sense of loss as soon as you walk a few miles from the major urban centres. Here, the local people depend upon farming the land; precarious carts dragged by skinny horses, and rickety old bicycles are dichotomous with the taxis and subways that run all day long in the capital. Here, the unluckiest have to walk the long and desolate roads to reach the factories in the middle of nowhere, neatly hidden from cities, where rich foreign companies can exploit low cost labour.
Lost valleys and breath-taking landscapes hide the most authentic and interesting part of Romania. Here lie thinly populated villages that have survived the colonizing man’s hand. Places that have protected a more traditional way of life, despite the passing of time and movement of peoples. In Transylvania, for instance, some hamlets originally inhabited by German communities, were abandoned and are now occupied by a different ethnic group, Rom. Yet these communities continue to live self-sufficiently on crops, livestock, and copper handicrafts.
The photos show the beauty of a country through almost undiscovered scenarios: the endless natural parks, the underground salt mine of Turda.
The documentary is a road trip in which the roads between major towns are just springboards to dive into the heart of rural areas and the beautiful natural regions such as Transylvania, the Maramuresh, Moldova and Bukovina.

Format, technique and medium

This research has a direct and personal approach, which is one of the best ways to discover and observe the realities of places and communities from a closer point of view. An analog camera with B/W films was the most discretional and unintrusive means to document the authentic and free expression of the local people.

ALONG THE LESS TRAVELED WAYa Mariano Doronzo’s Reportage

L’obiettivo di questo reportage è analizzare il “Capitale Umano” in Romania, un Paese in contrasto con se stesso. Attraverso la testimonianza diretta della gente del posto vengono mostrati i diversi modi di vivere. Le realtà diametralmente opposte che convivono in un Paese geograficamente europeo, ma dai connotati di una nazione in fase di forte sviluppo. Una terra ancora tutta da scoprire, nonostante siano passati quasi trent’anni dalla caduta dell’asfissiante dittatura di Ceausescu.
Partendo da Bucarest, emblema di questa nazione, si vogliono mostrare le conseguenze del capitalismo moderno in una società incapace di gestire la libertà dopo un lungo periodo di repressione. In questo contesto, l’eredità del passato è rappresentata dall’architettura della capitale costituita prevalentemente dai grigi palazzi in blocco. Costruzioni simili a contenitori sterili di vite di fronte ai quali si ha la sensazione di non poter respirare. I mega cartelloni pubblicitari affissi dalle multinazionali nelle principali vie sono invece l’immagine di un occidentalizzazione repentina che ha conformato e omologato il Paese in modo atroce ancora di più di quanto non sia riuscita in passato la dittatura comunista.
In tutto questo, le periferie sembrano dimenticate e abbandonate a se stesse. Una sensazione di smarrimento si avverte non appena ci si allontana di pochi chilometri dai maggiori centri urbani. Qui, la gente vive in un’altra dimensione spazio temporale, dedicandosi esclusivamente all’agricoltura e all’allevamento. I precari carretti trainati da magri cavalli e gli sgangherati rottami di vecchie biciclette si oppongono ai taxi e alla metropolitana che frecciano senza tregua nella capitale. I più sfortunati si muovono addirittura a piedi su lunghe strade desolate e lo fanno per raggiungere le cattedrali del deserto. Queste sono i massicci centri di produzione esportati dalle grandi aziende estere di un mondo benestante che si dichiara sempre più in crisi da disoccupazione mentre sfrutta il basso costo della mano d’opera locale.
Tra vallate sperdute e panorami mozzafiato, si nasconde la parte più autentica e interessante della Romania. Interi villaggi di pochissimi abitanti sono qui sopravvissuti alla mano colonizzatrice dell’uomo. Protetti in questi spazi si scoprono borghi dove la gente vive e si veste nella maniera tradizionale. In Transilvania alcuni di questi centri un tempo abitati e abbandonati da comunità tedesche sono oggi occupati da diverse etnie Rom. Comunità che vivono in maniera autosufficiente dei prodotti della terra, di allevamento e artigianato del rame.
Le foto mostrano la bellezza di un paese ancora tutto da scoprire con dei paesaggi mozzafiato, parchi naturali senza fine, le saline sotterranee di Turda.
Il documentario si articola in un viaggio on the road. La strada tra le maggiori città funge da trampolino di lancio per entrare nel cuore delle zone rurali e dei bellissimi paesaggi naturali come la Transilvania, il Maramures, la Moldova e la Bucovina.

Formato, tecnica e supporto.

La ricerca è stata condotta con un approccio diretto e interpersonale, ovvero uno dei modi migliori per scoprire e studiare da più vicino le diverse realtà etnico paesaggistiche. Una macchina fotografica analogica con rullini in B/N è stato lo strumento più discreto e meno invadente per documentare in modo più autentico e meno artefatto possibile la libera espressione della gente del posto.

Photos